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Visualizzazione dei post da giugno, 2013

OCCHI CERULEI DI SPERANZA

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Furono i cerulei occhi di lei a colpirla. Lì, all’ospedale, dopo la corsa, dopo la paura di perderlo, di perdersi, di perdere. Furono i cerulei occhi dell’anziana signora a colpirla. Occhi di mare in un grigiore d’ospedale. Una speranza per la ragazza spaventata dall’incidente del papà, ora lì, nella bianca sala operatoria di un grigiore d’ospedale. Furono i cerulei occhi di lei a colpirla. Già, perché lì aprì, d’un tratto, gli occhi di speranza, l’anziana signora addormentata di fronte a lei. Occhi di speranza. Greta aveva paura. Da sempre. Da quando aveva imparato ad amare la vita. E se stessa. I suoi libri. La sua cultura. La sua intelligenza. Il suo futuro. Già, perché tanto aveva studiato, lei. Meritava di diventare un’insegnante, lei. Aveva lottato. Faticato. Corso su e giù su Dio solo sa quanti treni per arrivare lì, alla laurea, tra mille lavoretti insulsi buoni solo per guadagnarsi l’arrivo alla fatidica fine del mese, già. Sì, se lo meritava. INSEG

UN BAMBINO…

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…se solo riuscissi ad imparare il sorriso di un bambino… Un bambino che saluta tutte le auto in corsa, come fossero amici… Un bambino che ha negli occhi la gioia di scoprire… Un bambino che non teme nulla, non ha dubbi o paure… Un bambino che corre e cade e si rialza e corre di nuovo e ricade e ancora si rialza, sempre sorridendo… Un bambino che piange e ride e sporge le braccia alla ricerca di qualcuno o qualcosa da incontrare davvero… Un bambino che sa soltanto fare una cosa,  AMARE. E la fa sorridendo.  

SCRIVERE PER VIVERE O VIVERE PER SCRIVERE?

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Non l’aveva mai saputo o, forse, non l’avrebbe mai saputo. Scrivere era un po’ come un gelato. Non lo prendi, un gelato, tanto così per fare. Un gelato, per prenderlo, ti ci vuole un perché. Un motivo. Come avere un cane. Un cane, se lo vuoi, lo prendi per amore. Come le signore qui accanto, con il gelato. Come il signore qui accanto, con il cane. “Ottima scelta, il tuo cono”, dice una ridendo. Fisso lo sguardo sul cane, l’altro, orgoglioso. … E tu, che fai? Scrivi? Scrivi perché è un tuo bisogno, per vivere, per godere appieno della vita? O è la vita stessa , lei sola, che ti fa scrivere? Le signore di mezz’età che si gustano il gelato felici o l’uomo col cane paffuto ti fanno venir voglia di scrivere, vero? E lo sai perché? Perché ogni cosa che attraversa il tuo sguardo, attraversa il tuo cuore, che tu lo desideri o no. La bimba per mano alla mamma all’uscita da scuola  sei tu. Le vecchine con il gelato sono te. Il vecchietto e il suo cane s