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Visualizzazione dei post da luglio, 2013

OLYMPIA E LA LIBERTÀ

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Olympia sorgeva. Su quella panchina in mezzo al niente lei stava. Avvolta da una certa aurea di maestosità si ergeva, lì, anziana e leggendaria. Non più un futuro, per lei. Aveva vissuto. Lottato. Sofferto. Grintosamente amato. Il tutto con coraggio, un coraggio da donna di un tempo, indiscutibilmente unico. Amélie, figlia di un mondo fatato, la vide. Ne percepì il battito forte e costante del cuore. Anziano, sì, ma non arreso. Ne venne rapita. La giovane donna del futuro. Senza passato. Senza origini né nonni. Senza storie. Solo fantasia e farfalle, a guidarla. E un anello. Semi-giallo e semi-argenteo. Per metà l’uno. Per metà l’altro. Come la vita. Il sorriso di Olympia la ferì. Bruciò l’arida superficie e andò dritta al cuore. Forse nemmeno la vide, mentre parlava. Storie, narrava. Le donava un passato. Un’origine. Una nonna. Forse nemmeno la vide, mentre intesseva la guerra. Una guerra vicina e lontana, fatta di ingiustizie e di “Raus!”, senza terra, sen

CHIAMO "MAMMA" LE FARFALLE DEL MONDO

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Leggere e leggiadre volano nel prato quasi uscite da un sogno incantato. Non una lunga vita, per loro, bensì pochi attimi intensi dove seminare Gioia, Pace, Allegria e Serenità. Non conosco il loro nome. Ma conosco i loro sogni e la grandezza del loro Cuore. Vago tra prati e fiori e la mia meta confondo chiamo "mamma" le farfalle del mondo. Lisa volava. O, meglio, sognava. Le amiche, osservandola, la paragonavano ad una farfalla. Da sempre. Da quando aveva conosciuto l'Amore. L'Amore non è come una foglia. Non lo tocchi. Non lo pieghi. Non fa CRIC CRAC tra le tue dita. L'Amore è come un sottile battito d'ali di farfalla. Sussurra. Semina. Accarezza. Vola. Lisa l'aveva confuso. L'aveva toccato. L'aveva piegato. Stretto tra le dita ne aveva sentito il CRIC CRAC. Solo grazie ad una farfalla, un dì, l'aveva conosciuto davvero. Un sottile battito d'ali di farfalla aveva sussurrato. Seminato. Accarezzat