OCCHI CERULEI DI SPERANZA

Furono i cerulei occhi di lei a colpirla. Lì, all’ospedale, dopo la corsa, dopo la paura di perderlo, di perdersi, di perdere. Furono i cerulei occhi dell’anziana signora a colpirla. Occhi di mare in un grigiore d’ospedale. Una speranza per la ragazza spaventata dall’incidente del papà, ora lì, nella bianca sala operatoria di un grigiore d’ospedale. Furono i cerulei occhi di lei a colpirla. Già, perché lì aprì, d’un tratto, gli occhi di speranza, l’anziana signora addormentata di fronte a lei. Occhi di speranza. Greta aveva paura. Da sempre. Da quando aveva imparato ad amare la vita. E se stessa. I suoi libri. La sua cultura. La sua intelligenza. Il suo futuro. Già, perché tanto aveva studiato, lei. Meritava di diventare un’insegnante, lei. Aveva lottato. Faticato. Corso su e giù su Dio solo sa quanti treni per arrivare lì, alla laurea, tra mille lavoretti insulsi buoni solo per guadagnarsi l’arrivo alla fatidica fine del mese, già. Sì, se lo meritava. INSEG...